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Ultras Napoli contro ADL sul nuovo S.Paolo

Ultras Napoli contro ADL sul nuovo S.Paolo

5 agosto 2015

«41.000 posti? Ricorda, se il San Paolo non fa il pienone è colpa della tua programmazione» è il testo del murale apparso su un muro di via Claudio di fronte l’ingresso della Tribuna Posillipo dello Stadio San Paolo. Gli ultras del Napoli contestano a De Laurentiis l’idea di ridurre di 20.000 posti la capienza dell’impianto in seguito alla ristrutturazione che dovrebbe iniziare entro qualche mese.

Nella giornata di ieri, il presidente del Napoli, parlando ai microfoni di Radio Kiss Kiss, ha spiegato di voler portare il San Paolo a 41.000 posti, prevedendo una riduzione delle presenze allo stadio nei prossimi anni. La sua teoria, che già è stata contestata sui social, ha trovato una dura opposizione da parte della tifoseria organizzata.

Quello apparso stamattina non è il primo murale contenente un attacco al patron azzurro. Già nelle scorse settimane sui muri della città sono apparse scritte contro il presidente del Napoli. Il tifo organizzato non gli perdona i mancati investimenti sul mercato della scorsa estate e alcune decisioni “sparagnine” come la mancata implementazione delle strutture di allenamento a Castel Volturno.

(Diario Partenopeo)

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Non piace ai tifosi del Napoli l’idea di un San Paolo con la capienza ridotta dagli attuali 60.240 posti ai 41.000 ipotizzati nel progetto che De Laurentiis ha presentato al Comune. Lo hanno detto, anzi lo hanno scritto, chiaramente. «41.000 posti? Ricorda, se il San Paolo non fa il pienone è colpa della tua falsa programmazione», questo il testo inciso da ieri sul muro di fronte all’ingresso della tribuna Posillipo. Un messaggio che il presidente del Napoli non sembra intenzionato a recepire, convinto che in futuro le presenze negli impianti di calcio andranno diminuendo, sempre più a favore del cosiddetto stadio virtuale.
LA BATTAGLIA Il 31 luglio, al fotofinish, il Napoli ha presentato il quadro economico per la sostenibilità dei lavori di ristrutturazione dell’impianto di Fuorigrotta che dovrebbero partire nella primavera del 2016. Ventidue milioni di euro a fronte di tante migliorie da apportare e di una concessione di 90 anni. Una cifra che in Comune ha fatto già storcere il naso e che sarà oggetto di una aspra battaglia in consiglio. L’auspicio di De Laurentiis, invece, è che i tempi burocratici siano più veloci del previsto, ma sinceramente è molto difficile immaginare che vada così. Intanto, tra oggi e domani verrà licenziato dalla giunta comunale un emendamento che prolungherà fino al 30 settembre l’attuale convenzione d’uso dello stadio così da permettere al Napoli di giocare regolarmente a Fuorigrotta per tutta la stagione. Entro il 30 settembre, però, il consiglio comunale discuterà della convenzione ponte che dovrà regolamentare i rapporti con il club azzurro fino a quando lo stadio non verrà dato in gestione al Napoli ed anche su questo tema si preannunciano sedute consiliari roventi. Il Napoli chiede che il canone d’affitto della struttura sia quello stabilito da uno studio della Coni Servizi (518.000 euro annui) commissionato proprio dal Comune. Una cifra ritenuta, però, decisamente bassa da palazzo San Giacomo.
ABBONAMENTI Una situazione, insomma, molto intricata nella quale c’è una certezza: a progettare il nuovo San Paolo è l’architetto Gino Zavanella, che si è occupato anche dello Juventus Stadium: «Entro il 2018 lo stadio dovrebbe essere pronto – ha detto ieri a Kiss Kiss Napoli -. I sediolini saranno azzurri e ci sarà la scritta con lo stemma del club. Tribuna e Distinti saranno a ridosso del campo, per le Curve stiamo valutando il da farsi». Intanto, il Napoli oggi dà il via alla campagna abbonamenti: prezzi confermati per i fedelissimi, più alti per i nuovi abbonati. L’obiettivo è superare quota diecimila tessere. Sono davvero lontani i tempi di Savoldi (stagione 1974/75, 70.402 abbonamenti venduti). Nella passata stagione a sottoscrivere il carnet furono appena ottomila tifosi, e anche con il Dnipro in semifinale di Europa League, nel match più importante della stagione, erano solo in 41mila al San Paolo. Una cifra non casuale.

(Gasport)