E’ stato inaugurato domenica 1 novembre a Bologna il primo asilo degli Ultras. La sede è quella della ex Bocciofila gestita dal gruppo rossoblù Forever Ultras ribattezzata “A Skeggia” (via Andrea Costa) e il messaggio è legato al valore positivo dello sport, da trasmettere ai più piccoli: lo spazio dedicato ai bambini e dotato di giochi come il ping-pong e il calcio balilla, sarà aperto prima di ogni partita (in questa fase di start) e in futuro probabilmente anche ogni pomeriggio della settimana. I piccoli tifosi rossoblù naturalmente non saranno soli: con loro alcune educatrici che li intratterranno con giochi e divertimenti di vario genere.
E’ Giovanni, responsabile dello spazio “A Skeggia”, a spiegare per bene di che si tratta e come è nata l’idea: “Più che asilo lo chiamerei uno spazio bimbi. Lo abbiamo concepito per i nostri figli (ormai abbiamo tutti una ‘certa’ e famiglia al seguito) dai 3 ai 14 anni circa ed è un progetto pilota che da qui si evolverà. In questo modo i ragazzini potranno condividere con i genitori uno spazio, con a disposizione giochi, calcetto, colori e soprattutto la nostra Lucia, che di professione è maestra d’asilo e che qui segue i più piccoli e li fa divertire”.
Oltre ai giochi farete anche laboratori a tema rossoblù? “Sì, a parte puzzle e giochi in scatola, i bambini seguono anche dei piccoli laboratori per fare bandierine rossoblù, colorare i palloncini con le tinte della squadra e imparare i cori dello stadio (quelli più adatti alle loro orecchie naturalmente!). Tutti arrivano accompagnati dai genitori, ma non escludiamo che nel tempo possa diventare una sorta di baby-sitting.
Degli Ultras che ‘educano’ i bambini allo sport…per certi versi, visti alcuni episodi violenti, suona strano…”Non posso negare che in certa situazioni noi abbiamo il nostro modo di vedere le cose, a volte siamo troppo ‘sinceri’ nel manifestare i nostri punti di vista. La violenza è ovunque e noi abbiamo dei valori, degli obiettivi comuni che banalmente si esprimono nella gestione di questo spazio, nel rispetto e nella pulizia della nostra sede, della città, nei principi sani dello sport”.
(Bologna Today)
—
Girano molti volantini, sia attaccati sui muri della città che postati sui social network, in cui il rossoblù è scelto come sfondo per coalizzare la protesta anti-leghista di domenica. Qualcuno si è spinto oltre affermando, con tanto di logo del Bologna calcio, che i tifosi del Bologna sono anti-salviniani. E così i gruppi di ultras della Curva Bulgarelli hanno scritto un comunicato congiunto per diffidare chiunque a usare i colori e il nome del Bologna per motivi politici. L’Andrea Costa, qualche decennio fa rossa, col cambiare dei tempi ha raggiunto un suo equilibrio e una convivenza tra vari gruppi (non sempre pacifica) proprio sulla sua apoliticità: ci sono fazioni di sinistra e altre di destra, e così s’è trovata una pax comune sul fatto che, dentro lo stadio, ognuno tenga fuori le sue idee politiche. E in effetti in curva non si sono più visti simboli né striscioni di contenuto politico, a differenza di molte altre curve italiane. Numerosi sono gli episodi di cronaca, in altre città, che hanno visto gli ultrà partecipare attivamente a scontri e manifestazioni politiche.
“I gruppi della Curva Andrea Costa – si legge nella nota -, in seguito a quanto letto in questi giorni ed in queste ore sul web, ed in volantini sparsi per la città, tengono a sottolineare che gli unici colori in cui si riconoscono sono IL ROSSO ED IL BLU, UNITI, DELLA NOSTRA AMATA SQUADRA, e che NON ADERISCONO AD ALCUNA MANIFESTAZIONE POLITICA, NÈ DI DESTRA NÉ DI SINISTRA.
FUORI LA POLITICA DALLE CURVE!”
Il Comunicato è firmato da Forever Ultras, Freak Boys, Vecchia Guardia, Controtendenza e Beata Gioventù
(Repubblica)