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Milan-Inter, 3 mesi di preparazione per le coreografie

Milan-Inter, 3 mesi di preparazione per le coreografie

19 novembre 2016

Il derby di Milano mantiene due primati in Europa. E’ l’unico tra due squadre vincitrici della Champions-Coppa dei Campioni e non teme confronti in tema di tifo. Perché il Meazza è senza barriere e, grande e grosso com’è, permette a interisti e milanisti di distribuirsi quasi per metà e metà. Il nerazzurro e il rossonero non sono adatti alle pareti di un salotto (quello è il luogo perfetto per chi guarda Milan-Inter alla tv), ma per colorare lo stadio vanno benissimo. E così le curve possono dare libero sfogo alla creatività. Risultato: le coreografie sono più fotografate dei calciatori. I cinesi e i giapponesi che entrano al Meazza puntano i telefonini verso lassù. Troppo belle la Nord e la Sud quando si vestono a festa con migliaia di cartoncini e centinaia di metri di tele. Opere d’arte che nascono, si svelano e si auto-distruggono in pochi minuti, ma che restano immortali sui telefonini, sui desktop, su youtube, sui social.

MA VA?Spezzano i luoghi comuni sul tifo organizzato perché sono ideate, concepite e realizzate dal popolo delle curve. Dove scopri che c’è anche chi studia disegno industriale, architettura, Belle Arti. Chi è un mago del computer. Si ritrovano nei weekend e di notte per mettere tutta la loro passione in qualcosa da mostrare con orgoglio. Completamente autofinanziate, diverse nei contenuti (banali) di quelle che si scoprono negli stadi di proprietà dei club (tipo Barcellona o Juve), le coreo del derby milanese fanno parte dello spettacolo. La tv tedesca Zdf ha addirittura prodotto un docu-film entrando nel cuore del tifo interista. I giornalisti al seguito hanno trascorso qualche notte con i ragazzi della Nord e se ne sono tornati in Germania affascinati, quasi increduli. Gli «artisti» delle curve, una trentina per parte, hanno cominciato il lavoro circa 3 mesi fa. Entreranno allo stadio domani, alle 8 e mezzo del mattino, per l’allestimento. Per dribblare la pioggia hanno piegato le tele sotto i più grandi cavalcavia cittadini. La Sud milanista, giocando in casa, potrà sfruttare anche il primo e il terzo anello blu: hanno dipinto a mano 5.600 metri quadrati di stoffe. Il “Ti te dominet Milan” nerazzurro e il “salto di Hateley” rossonero sono entrati nella storia di una sfida che, da decenni, non fa registrare il minimo incidente. Il derby del tifo è iniziato non appena sono usciti i calendari della A. Questa volta chi vincerà?

(Giorgio Specchia/Gazzetta)