«Veneziani gran signori, padovani gran dottori». Recita così un proverbio che potrebbe essere riproposto sul campo, con il Venezia di Pippo Inzaghi capolista e il Padova che sta risalendo grazie a Oscar Brevi, che sembrava a un passo dall’esonero e invece ha inanellato, compresa la Coppa Italia, 7 successi su 8 gare. Brevi, tra l’altro, era in campo con la maglia arancioneroverde il 16 marzo 2008, data dell’ultima vittoria del Venezia (2-1 con Veronese e Antenucci a rovesciare il vantaggio di Varricchio).
SFOTTÒ Manca da oltre 7 anni questo derby, ma l’attesa era cominciata in estate, quando il presidente del Venezia, Joe Tacopina, alla presentazione della squadra disse ai padovani: «Vi prenderemo a calci nel sedere». Polemica subito rientrata, spiegando che si trattava di uno slang americano, e incassata a Padova, maestri della goliardia. Come non ricordare poi il tifoso padovano Giuliano Gobbo, che nel 1982 portò un piccolo leone, con tanto di domatore, allo stadio di Sant’Elena con la maglia biancoscudata e dall’altra parte, d’accordo con i supporters veneziani, una gallina con la casacca neroverde. L’ironia è rimasta ricordando le esultanze nel 2007 del veneziano Scantamburlo mimando proprio il gesto della gallina o la replica di Muzzi trasformatosi in gondoliere dopo un gol.
TIFOSI Dei tanti precedenti c’è quello record del 20 novembre 1949 in A: 8-0 per il Padova, la più larga vittoria in trasferta nella massima serie, eguagliata poi solo dal Milan. Record di spettatori al Penzo: venduti finora oltre 4.500 biglietti, di cui 800 tra i biancoscudati, che si aggiungono ai 1.111 abbonati per un totale che supera le 5.600 presenze. Battuto il tetto (4.286) fatto registrare con il Bassano, superati anche i 4.693 di Venezia-Padova del 2008.
(Gazzetta)
