Quarantaduemila biglietti venduti in mezza giornata; file lunghissime dinanzi alle agenzie incaricate della vendita dei tagliandi; polemiche e disorganizzazione con proteste dei tifosi e, se non bastasse tutto questo, nel pomeriggio è arrivato l’esposto presentato dal Codacons alla Procura della Repubblica di Milano che chiede il sequestro e la remissione degli stessi biglietti per bagarinaggio. Tutto questo a due mesi dalla super sfida col Real Madrid (7 marzo): pazza Napoli, dove il tifo non conosce ostacoli, dove la passione spesso rasenta l’incoscienza. D’accordo, la sfida di Champions League è suggestiva, ha il sapore di una rivincita dopo l’eliminazione subita nell’edizione 1987-88, nonostante la presenza di Diego Maradona. Ma quanto accaduto nella giornata di ieri è davvero sorprendente.
ALL’ALBA Sin dalle prime ore del mattino le ricevitorie sono state prese d’assalto, migliaia di persone hanno sostato ore e ore in attesa del loro turno per acquistare il prezioso tagliando taggato, poi, sui social come un’icona sacra. Poco importa il costo: ieri si sono venduti i biglietti dei settori Curva (50 euro) e Distinti (100) a prezzi già di per sé esosi. Ma, nonostante ciò, c’è stata la ressa.
SORPRESA La decisone del Napoli di anticipare la vendita dei tagliandi per questi due settori, ha sconvolto un po’ le attese dei tifosi. In effetti, per acquistare questi biglietti erano state decise due date: 16 e 17 gennaio. Ma qualcosa è cambiato nell’ultimo giorno dell’anno, tant’è che il club ha comunicato, attraverso il proprio sito, il cambiamento di programma. Così, da ieri mattina è cominciato il calvario, con gli operatori delle ricevitorie che hanno dovuto fronteggiare anche le proteste della gente per il mancato funzionamento del sistema, andato in tilt per il gran numero di biglietti da emettere.
LO SCANDALO E’ stato denunciato da molte persone, soprattutto a Napoli, perché nelle altre città (Milano e Torino), la vendita è andata avanti senza alcun ostacolo. Nel giro di pochi minuti, molti biglietti acquistati sono finiti su alcuni siti, tra cui Ticketbis.it che li ha rimessi in vendita a prezzi impossibili: curve da 200 euro fino a 600, mentre i tagliandi dei Distinti da 600 a 1000 euro. Uno scandalo che ha indotto il Codacons a presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Milano. «Dopo 20 minuti dall’inizio della vendita, i biglietti a disposizione risultavano già esauriti. Pochi minuti dopo sono iniziati a comparire online, tutti ovviamente a prezzi maggiorati, su siti non autorizzati», si legge nell’esposto. Il timore, nemmeno tanto infondato, è che buona parte dei tagliandi siano finiti nelle mani dei bagarini per i quali si prospettano affari d’oro. Vendere una tribuna d’onore a 1.689 euro e una curva a 672 euro, è quanto meno sospetto, gli inquirenti dovranno fare chiarezza su quanto accaduto ieri. Le proteste giunte agli organi d’informazione sono centinaia, tutte chiedono al Napoli di chiarire la vicenda che ha dell’assurdo. C’è qualcosa che non ha funzionato e non si sa chi siano i veri responsabili di quanto accaduto. Resta la delusione di chi avrebbe avuto i requisiti per comprare il biglietto e che, invece, ha dovuto rinunciarci per un’organizzazione poco funzionale.
(Gazzetta)