Adesso Clara, la figlia piccola, la sorella e la madre hanno una casa dove poter vivere, almeno fino a quando le loro tre abitazioni a Bagnolo, piccola frazione di Amatrice, non torneranno agibili. E quella struttura in legno ha una firma: gli ultras del Modena della curva Montagnani, che con mesi di colletta fuori dallo stadio Braglia hanno raccolto i fondi necessari. «Siamo riusciti ad aiutare una delle tantissime famiglie in difficoltà – spiegano – Famiglia individuato grazie a due associazioni di volontari che spesso scendono in Lazio per aiutare in prima persona. Si tratta del Gruppo spontaneo Amici Emilia e Insieme portiamo un sorriso. Ci teniamo tanto a ringraziarli pubblicamente perché grazia a loro siamo riusciti a conoscere Clara e la sua famiglia. Siamo strafelici che i nostri sforzi possano aver alleviato il loro dolore, la soddisfazione e la consapevolezza di aver strappato un sorriso a queste persone ci riempie di gioia».
Alla felicità di aver aiutato c’è però il rammarico della tanta indifferenza che si respira intorno allo stadio: «Avremmo voluto fare molto di più, aiutare tantissime altre famiglie, quindi siamo ancora una volta a chiedere di darci una mano, di credere in noi. Non voglia arrenderci, triplicando gli sforzi per non abbandonarli. Riprenderemo quindi la colletta durante le partite in casa. In tanto hanno fatto finta di non vederci o ancora peggio hanno cercato di nasconersi e trovare altre vie di passaggio o ancora quelli, e sono i peggiori, che ci liquidavano con un “io ho già mandato un sms”. Non si può fare finta di niente».
Intanto nelle zone terremotate e innevate è arrivata anche l’Associazione Nazionale Alpini della Sezione di Modena, che dopo una lunga notte di viaggio domenica mattina ha raggiunto a Castellalto (Teramo) con le attrezzature donate da Honda Motor Europe Logistic e Demal. Lì dovranno sgombrare la neve che impedisce l’accesso al paese e ai servizi comunali, coordinati dalla colonna mobile nazionale dell’Ana.
«Ci sono state donate una turbina da neve, un generatore elettrico da 5Kw e 16 da 2 Kw e inoltre della preziosissima attrezzatura antinfortunstica per i volontari – spiegano dall’Ana – Le attrezzature, e soprattutto i generatori di energia elettrica, sono stati invece messi a disposizione del Comune ed installate nelle case di chi ancora non può usufruire dell’energia elettrica».
E anche ieri è proseguita il lavoro della turbina spartineve, messa a disposizione della Provincia di Modena per gli interventi nelle zone del centro Italia, con la collaborazione della ditta Stradedil di Boccasuolo.
(Gazzetta di Modena)