Lutto Gattuso, la vicinanza del mondo ultras: striscioni e messaggi per il mister
4 giugno 2020In campo, da giocatore, ha sempre incarnato lo spirito ultras, non tirando mai indietro la gamba e battendosi per la maglia che indossava. Oggi, da allenatore, continua a rendere orgogliosi i propri tifosi grazie alla sua indole battagliera. Gennaro Ivan Gattuso è stato sempre un uomo schietto, che ci ha messo la faccia, nella buona e nella cattiva sorte, e che per questo è sempre stato apprezzato dalle Curve italiane. Curve che, non a caso, hanno voluto dimostrargli vicinanza in questo periodo molto difficile per la sua famiglia.
Nei giorni scorsi, infatti, la sorella di Gennaro Gattuso, Francesca, è venuta a mancare a soli 37 anni, dopo aver lottato contro un nemico spietato. Ben presto, la notizia ha fatto il giro del web e l’ex centrocampista del Milan è stato letteralmente travolto da messaggi di cordoglio e di stima da parte di diverse tifoserie. Su tutte, hanno preso posizione la Curva Sud Milano e le due Curve di Napoli. Gli ultrà milanisti, che hanno sempre visto in Gattuso un idolo, sia da calciatore sia da allenatore, hanno affisso uno striscione che recitava: “La Curva Sud si stringe al dolore della famiglia Gattuso: Riposa in pace Francesca“. Un messaggio di vicinanza sentito, da parte della tifoseria rossonera, che ha sempre apprezzato la schiettezza dell’uomo “Ringhio”, negli anni di militanza con la maglia del Milan. Stessa cosa è stata fatta a Napoli, dove Gattuso – da mister – è arrivato da poco tempo, dando però subito l’impressione di dare anima e corpo per la maglia azzurra. Così, gli ultras partenopei hanno voluto dedicare tre striscioni al campione del Mondo 2006: “A questo dolore, non ci sono parole…Ti siamo vicini mister“, ha scritto la Curva A, recatasi anche sotto l’abitazione del professionista calabrese per far sentire la propria vicinanza. La Curva B, invece, ha affisso due striscioni, uno dinanzi allo stadio San Paolo (“Vicini alla famiglia Gattuso“) a firma Ultras ’72 Curva B, ed un altro sui muri della città (“Ringhio, vicini al tuo dolore“) a firma “Liberi di Tifare Curva B”, sigla nella quale si identificano i Fedayn e le altre anime del settore caldo del tifo azzurro.
Numerosi messaggi di cordoglio, però, sono arrivati anche da Palermo, Pisa e Salerno, altre piazze in cui Gattuso ha lavorato, lasciando un buon ricordo. Con la maglia della Salernitana, “Ringhio” disputò il campionato di serie A (l’ultimo giocato dai granata in massima serie, nella stagione 1998-99), arrivando dalla Scozia e dimostrando d’essere un calciatore d’indubbia prospettiva per il calcio italiano. Salerno, di fatto, lo ha “lanciato” nel grande calcio, prima di fargli spiccare il volo al Milan e con la Nazionale. Diverse pagine del tifo granata, infatti, hanno onorato la memoria della sorella di “Ringhio”, così come hanno fatto i supporters pisani e palermitani.