Massimo Moratti si era espresso nei giorni scorsi nei confronti della Curva Nord Milano 1969 con un tono non proprio benevolo. L’invito ai giornalisti, dopo l’episodio della maglia rifiutata dal settore ospiti a Reggio Emilia per Sassuolo-Inter, era quello di non parlare sempre e solo della tifoseria organizzata che costituisce solamente una nicchia del tifo.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso, e fatto esplodere la reazione della Curva Nord interista durante l’ultimo match casalingo contro il Palermo, è stata la stretta di mano con annessi abbracci tra Luciano Moggi e l’ex Patron nerazzurro in sede legale nel tribunale di Milano prima dell’inizio del processo contro l’ex Direttore Generale bianconero per diffamazione nei confronti della bandiera Giacinto Facchetti.
Inoltre ecco le poche righe “dedicate” a Moratti nell’ultimo numero della fanzine “L’Urlo della Nord” dell’8 febbraio:
«Moratti, la mano a Moggi te la potevi anche evitare. Non tanto per la stretta di mano in sé, ma per quel cazzo di sorriso da amicone che non ha alcun senso; la storia dell’Inter va rispettata. La memoria di Facchetti anche!
Che poi Moggi, dopo il gesto, dica “Mi sono subito lavato la mano”, è una conseguenza poco elegante di quel, per niente dovuto atto. Ma d’altronde lo sappiamo bene, la differenza tra essere troppo buoni e imbecilli è molto sottile… e Moratti per l’ennesima volta ci è cascato».
Dado Segrate
