Alcuni post condivisi su Facebook dagli ultras catanesi in seguito allo scandalo intercettazioni che ha coinvolto Pulvirenti e altri sei dirigenti rossazzurri.
“Onore a noi che non ci siamo venduti. Che non ci siamo girati dall’altra parte. Che abbiamo denunciato il disastro Catania già un anno fa. Che nonostante le critiche di molti siamo andati avanti lo stesso.
Oggi è un giorno triste ma dobbiamo avere la consapevolezza che ci siamo comportati secondo coscienza. Perché difendere i nostri colori è anche denunciare quello che non va, non chiudere gli occhi.
Il prezzo da pagare sarà alto e lo pagheremo. È giusto così. È il modo per difendere l’integrità e la purezza della nostra Storia. E poi ripartiremo. Da qualunque categoria. Onesti, e puliti.
Catania siamo noi.“
+++ DOMANI SERA MERCOLEDI’ 24 GIUGNO, ORE 21, ADUNATA GENERALE PIAZZA DANTE. DOBBIAMO ESSERCI TUTTI.
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“E dunque l’inchiesta nasce dalla denuncia di Pulvirenti per le presunte minacce ricevute dai tifosi. La famosa pallottola, ricordate? Pulvirenti fa alcuni nomi – dicono i magistrati – e succede che i telefoni di alcuni ragazzi della Nord vengano messi sotto controllo. E venga messo, a sua garanzia, sotto controllo anche il telefono di Pulvirenti. E succede, come hanno spiegato i magistrati durante la conferenza, che le intercettazioni ai ragazzi della Nord dimostrano che non c’entrano niente, con le minacce e con la pallottola. E che ascoltando Pulvirenti scoprano che comprava le partite. Ci fai schifo. Volevi commettere una infamia ma quella infamia ti ha sotterrato. Questa è la giustizia“.
+++ SABATO CORTEO DELL’ORGOGLIO ROSSOAZZURRO!
MERCOLEDI ALLA RIUNIONE TUTTE LE INFORMAZIONI.
CATANIA SIAMO NOI! +++
