“Pisa merita rispetto”. Questo lo striscione di ‘apertura’. E poi “Smetti di piangere e paga”, “Pisa siamo noi”, “Iscrivi la squadra” a altri ancora. Tanto rumore, cori, bandiere (e per fortuna nessun disordine). Questi gli ingredienti della protesta che oltre duecento tifosi nerazzurri hanno organizzato ieri sera davanti all’abitazione di patron Battini (blindatissima) sui lungarni per chiedere con forza al patron di “mantenere le promesse, iscrivere la squadra al prossimo campionato di Lega Pro e poi andarsene”. I tifosi, guardati a vista dalle forze dell’ordine, hanno organizzato anche un mini corteo verso la sede del Comune prima di sciogliersi.
Intanto prosegue la ricerca di una via d’uscita da parte di Battini che nei giorni scorsi, come reso noto dall’assessore comunale allo sport Salvatore Sanzo, ha chiesto di annullare un incontro, previsto per il pomeriggio di ieri, con una cooperativa locale impegnata nella mobilità potenzialmente disponibile a dare un piccolo contributo. Ma oggi, almeno stando alle indiscrezioni filtrate dal club nerazzurro, dovrebbe incontrare i rappresentanti di una delle cordate romane nelle settimane scorse erano state associate al Siena. Il nome che circola maggiormente è quello di Ettore Viola, figlio dell’ex presidente della Roma Dino, e rappresentante di un gruppo d’imprenditori della capitale interessati ad entrare nel mondo del calcio e che, nelle settimane scorse, si erano interessate anche alla Ternana. Per loro «garantirebbe» Giorgio Perinetti, l’ex diesse proprio del Siena che nelle settimane scorse aveva indicato al gruppo la possibilità di rilevare il club bianconero: “Non sono a conoscenza d’incontri fissati per domani (oggi ndr), ma so per certo che Pisa sarebbe una realtà a loro gradita – conferma Perinetti -: loro, infatti, sono interessati ad entrare nel calcio e cercano una piazza ambiziosa e blasonata, come sarebbe stata anche Siena, verso cui io li avevo spinti proprio per i rapporti che mi legano a questa città. Ponte, però, non ha voluto saperne di cedere la maggioranza”.
Invero, però, quella rappresentata da Viola non è l’unica cordata che, nelle settimane scorse, aveva provato a rilevare i bianconeri. Un tentativo lo aveva fatto anche un gruppo guidato da Stefano Garzoni Provenzani, anch’egli romano e già consigliere d’amministrazione del Siena fra il 2007 e il 2010, negli anni della gestione di Lombardi Stronati. Il vero punto ‘interrogativo, però, riguarda i tempi: può una trattativa di questa portata decollare e chiudersi in un paio di giorni? Il Pisa, infatti, ha bisogno di 1,1milioni per la fine del mese, (trecento mila dei quali da pagare entro domani sera). Battini, stando almeno ai bene informati, può arrivare al massimo a 600mila. Quelli che mancano, però, dovrebbe metterli qualcuno altro.
(LA NAZIONE)