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Benevento, progetto “chi ama…dona”

Benevento, progetto “chi ama…dona”

28 novembre 2016

CURVA SUD BENEVENTO

È partito il 13 novembre il progetto “Chi dona… ama”, voluto fortemente per aiutare le persone in difficoltà.
Essere ultras non è solo incitare la squadra allo stadio, ma anche e soprattutto questo aspetto che investe il sociale e di cui siamo molto orgogliosi.
Nello scorso comunicato vi abbiamo elencato quanto fatto nel corso degli ultimi anni e sarebbe inutile ricordarlo ancora.
Pensiamo sempre a tenere viva la mente perché il nostro mondo, spesso e volentieri, viene etichettato come violento e privo di umanità.
Occorre, quindi, mantenere sempre presente l’operato che noi tutti, tra mille sacrifici, riusciamo a svolgere per dare un sorriso a chi non può. 

Quella del 13 è stata una giornata molto importante.
Ci siamo recati presso l’ospedale Rummo per effettuare le donazioni del sangue. Il progetto continua fino alla prima domenica di dicembre e tutti voi potrete parteciparvi. Per informazioni contattare Pierpaolo al numero 3453493055.
Subito dopo abbiamo raggiunto l’abitazione del piccolo Nicholas, al quale abbiamo donato dei giocattoli in occasione del suo compleanno.
Nel corso dell’incontro svoltosi nel nosocomio cittadino, ci siamo soffermati anche a parlare con il dottor Vallone, responsabile del centro trasfusionale, che ha sottolineato l’importanza di questo gesto, invitando tutti a rendersi partecipi: “Complimenti alla Curva Sud per questa iniziativa. Una cosa simile viene organizzata a Roma dalla società giallorossa in una fase di preparazione al campionato e sarebbe bello se anche il Benevento si attivasse in tal senso. Donare il sangue è un atto importantissimo, anche se questa cultura sta scadendo sempre di più tra i giovani. Noi dottori, in caso di emergenza, facciamo ricorso soprattutto alle donazioni delle persone volenterose, in modo da non perdere tempo in operazioni effettuate da parenti. Cosa direi ai giovani per invogliarli a donare? Devono prendere coscienza che del sangue c’è bisogno in ogni momento, soprattutto in momenti delicati che tutti potremmo affrontare”.