Motivi sufficienti per capire l’incompatibilità del tecnico argentino con l’attuale presidenza della Lazio, mai davvero dalla parte della propria tifoseria in 12 anni di gestione (dal minuto 23:07 a 24:45)
“Mi sono chiesto nei confronti di chi io mi sono preso un impegno. E mi sono risposto con una domanda: cos’è l’elemento indispensabile nel calcio? Gli allenatori? Fa lo stesso. I media? Anche, fa lo stesso. I dirigenti? Fa lo stesso. Gli arbitri? Fa lo stesso. Gli spettatori? Fa lo stesso. Gli unici che sono insostituibili sono i tifosi che sono diversi dagli spettatori perché gli spettatori vengono e godono dello spettacolo che gli viene offerto. Ma i tifosi, per come la vedo io, sono diversi, insostituibili. Perché? L’ho visto con Boca e River. Sciopero dei calciatori e giocano le riserve, ma la gente andava lo stesso allo stadio. Il tifoso è l’unico che prova questo amore per la divisa. Chi è che disegna i contorni del calcio? Cos’è il calcio? Chi lo stabilisce? Chi ce lo racconta e chi ne riporta è il tifoso che è l’unico che non può mancare”.