Uniti dalla fede calcistica, separati (a quanto pare) da quella politica. Stando alle prime ipotesi formulate dalla Questura di Brescia, ci sarebbero proprio le diverse visioni politiche all’origine del violento scontro tra Utras (tutti bresciani) andato in scena domenica sera al termine del match tra Brescia e Novara.
L’allarme è stato lanciato da alcuni residenti di via Rampinelli e via Lama intorno alle 20 di domenica, circa mezz’ora dopo il triplice fischio: sul posto si sono precipitati gli agenti della Volante, della Squadra Mobile e della Digos, oltre alle ambulanze. Al loro arrivo i poliziotti non hanno però trovato nessuno dei partecipanti, così come i sanitari nessun ferito da soccorrere: sull’asfalto solo i cocci di bottiglia e i sassi lanciati durante il violento scontro.
Di certezze, per ora, ce se sono ben poche: stando a quanto riferito da alcuni testimoni, la rissa si sarebbe svolta a colpi di cinghiate e bottigliate, oltre all’immancabile lancio di sassi. Una cinquantina i tifosi coinvolti: da una parte i fedelissimi della Curva Nord, dall’altra una banda più numerosa di ultras appartenenti al gruppo Brescia 1911. Questi ultimi sarebbero stati aggrediti mentre stavano raggiungendo le proprie auto: tra di loro pare ci fossero pure alcune donne.
(Brescia Today)