DERBY blindato. Le minacce alla polizia degli ultras che pitturano di nero scalinata Montaldo con le scritte ACAB (All Cops Are Bastards) e “ultras liberi, infame chi tocca” in relazione ai dodici super-Daspo del questore Sergio Bracco. La risposta immediata del capo della polizia che fa rimuovere le scritte.
C’è tensione per la partitissima al Ferraris. «È stato predisposto un servizio strutturato », fanno sapere da via Diaz. Tradotto, vuol dire che lo stadio sarà presidiato da più di 200 agenti tra polizia, carabinieri e guardia di finanza. Reparto Mobile, Battaglione, camionette piazzate nei punti nevralgici. Un servizio di ordine pubblico che inizierà alle 9 di mattina e proseguirà fino alle 21, che non terminerà anzitempo come era accaduto l’8 maggio, quando nella zona di Marassi si scatenò una vera e propria guerriglia urbana e un manipolo di carabinieri rimase intrappolato nei pressi del monumento a Vincenzo Spagnolo. Derby blindato anche perché il comune ha deciso di vietare la sosta in una quarantina di strade già da ieri, mentre da mezzogiorno scatterà la rimozione forzata e il divieto di circolazione in corso De Stefanis, nel tratto tra via Monticelli a via Nicolò Costa. Il comando schiera un esercito di cantunè,quasi sessanta operatori, che dovranno garantire l’impenetrabilità della “Zona Rossa” e gestire la circolazione. Si salva il mercato. Al contrario di come è accaduto in altre partite a rischio e con una grande affluenza di pubblico, il mercato terminerà regolarmente alle 14.30 e verrà smantellato poco prima dell’inizio della gara.
La Digos è in allerta. La scritta ACAB si può leggere come un segnale di protesta contro la polizia, l’autorità, la legge, ma si può leggere anche come un segnale di raccolta di tutti gli ultras. I dodici Daspo disposti dal questore sono molto pesanti perché vanno da 3 a 8 anni. In particolare per un tifoso, ma non c’entra la questione- derby, è stato applicato l’articolo 4 della legge 119/2014 che prevede l’estensione del campo di applicazione delle misure di prevenzione disciplinate dal Codice antimafia alle persone che per il loro comportamento si possono ritenere dedite alla “commissione di reati che mettono in pericolo l’ordine e la sicurezza pubblica”, ovvero l’incolumità delle persone in occasione delle svolgimento delle manifestazione sportive”. Fulvio B, ultras del Genoa, era accusato di aver lanciato un razzo in campo durante la partita Sampdoria-Juventus. Per cinque anni non potrà lasciare Genova, dovrà recarsi a firmare tre volte la settimana in commissariato e non potrà uscire di casa dalle 21 alle 7. Tra i “daspati” c’è anche un sampdoriano: per lui 8 anni senza partite per gli scontri a Bilbao il 25 aprile 2015, quando si è disputata la partita Athletic-Marsiglia.
(Repubblica)