Difficile pensare che non fosse un agguato premeditato. Gli ultrà dell’Ancona, una cinquantina, hanno fatto irruzione con bastoni, spranghe e cinture, col volto coperto da cappucci. All’arrivo della polizia si sono dileguati, senza entrare allo stadio. Teatro degli scontri, il bar Metauro, a pochi passi dall’ingresso del Mancini dove ieri sera si è giocata l’amichevole tra Fano e Ancona, finita 2-0 per la squadra dell’ex Cornacchini. Attorno alle 20 gli ultrà biancorossi, armati di bastoni e spranghe, si sono presentati nel bar, punto di ritrovo dei tifosi del Fano. Una trentina di sostenitori locali ha reagito, contrattaccando con sedie e tavolini del locale, che ha riportato danni ingenti. I tafferugli sono andati avanti per alcuni minuti nel centro residenziale di Fano, sotto gli occhi di tanti passanti che terrorizzati sono scappati per nascondersi nei giardini o nei palazzi. I titolari del bar e alcuni avventori, tra cui diverse donne, si sono chiusi nel locale dopo aver abbassato le saracinesche. Solo all’arrivo dei reparti antisommossa della polizia di Senigallia e del Commissariato di Fano, che hanno separato le due fazioni, l’assalto con botte e bastonate si è concluso. Una decina i feriti, in modo grave. Al momento la polizia non ha operato alcun fermo.
(Gasport)