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Fattore Bentegodi, la spinta dei tifosi per il Verona

Fattore Bentegodi, la spinta dei tifosi per il Verona

30 novembre 2016

C’è stato un momento, domenica pomeriggio al Bentegodi, in cui si è avuta la sensazione che ci fosse un popolo in campo a spingere il Verona verso la porta del Bari per schiodare uno 0-0 che, unito alle pesanti sconfitte contro Novara e Cittadella, avrebbe avuto il sapore di un altro mezzo passo falso. Invece, il gol è arrivato con il solito Pazzini e con esso anche vittoria e primo posto solitario.

TRASCINATI Non è stato un bellissimo Verona, bisogna ammetterlo, non sui livelli ai quali eravamo abituati fino al 5 novembre. Ha giocato con la paura addosso, ha sbagliato molto ed è stato graziato quattro volte dal Bari. Però è sempre stato sorretto nel morale da quella mano invisibile rappresentata dal tifo (nella foto Cinuzzi, a Pisa). Il gol non è arrivato per caso, è arrivato proprio nel momento in cui maggiore è stata la pressione vocale del popolo gialloblù. Decibel alle stelle quando Romulo ha battuto il corner spizzato da Valoti per la zampata vincente del Pazzo (al 13° gol stagionale) e tifosi impazziti quando la palla è entrata in porta, nonostante l’estremo tentativo di Micai di ricacciarla fuori. Il «fattore Bentegodi», quindi, ha avuto ancora un peso decisivo. Finora soltanto due squadre sono tornate a casa con punti in tasca da Verona: Brescia (1) e Novara (3). Poi ci sono state sei vittorie, cinque delle quali con almeno due gol di scarto. Nette tanto nel punteggio quanto nella prestazione. Il sostegno dei tifosi non è mai mancato. Magari qualche mugugno a gara in corso per alcuni errori, ma nessuno contestazione, neppure dopo lo 0-4 con il Novara e l’1-5 di Cittadella. Al massimo un po’ di ironia, che non guasta mai. Nessuno ha mai vinto le partite e i campionati soltanto grazie ai tifosi, se una squadra non è all’altezza non c’è nulla da fare. Però è vero che certe partite rognose possono essere sbloccate anche con l’aiuto del pubblico. E il Verona ne ha parecchio.

MURO UMANO Soltanto il Bari ha più abbonati (10.347 contro 10.196), ma al Bentegodi la media spettatori è da Serie A: 14.315, col picco di 15.815 con il Brescia (si giocava di domenica all’ora di pranzo). In 300, alla vigilia del match contro il Bari, si sono presentati nell’antistadio per incoraggiare i giocatori dell’Hellas. E domenica, all’ingresso del portiere Nicolas (protagonista in negativo della sconfitta con il Cittadella), ci sono stati cori e applausi. Energia positiva che il brasiliano ha sprigionato in occasione dell’unica parata (ma decisiva) della partita sul tiro di Furlan.

 

(Gazzetta)