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Gare a tavolino, quando i tifosi hanno deciso l’esito finale

Gare a tavolino, quando i tifosi hanno deciso l’esito finale

8 aprile 2020

Le gare decise a tavolino per incidenti in Serie A sono 53. Tutto iniziò il 18 maggio 1930 con un Cremonese-Milan bizzarramente trasformato da 0-3 a 0-2 a tavolino semplicemente perché, stando a quanto riportò il giorno dopo il “Corriere della Sera”, buona parte del pubblico abbandonò il campo in segno di protesta.

Ben diverso il tono del racconto di Napoli-Ambrosiana 2-2 del 24 maggio 1931 (riccardo-cassero.it): “a causa dell’ennesimo errore arbitrale, e anche per il gesto dell’ombrello dell’interista Visentin dopo l’1-2, iniziarono a piovere oggetti dagli spalti. I soli che colpirono l’arbitro Scorzoni furono le due scarpe lanciate da un signore. La partita fu sospesa, poi Scorzoni diede un rigore al Napoli per placare la folla.

Nel febbraio del 1952, il 2-2 tra Legnano e Bologna si trasformò in 0-2 per via delle palle di neve lanciate in campo mentre l’aggressione all’arbitro Tassini di Verona costò 11 mesi di squalifica (poi ridotti a 5 in appello) all’impianto di via Pisacane. Dopo sassi e schiaffi, “Tassini raggiunse l’autostrada su una camionetta della polizia, arrivò a Milano sul pullman emiliano, cenò insieme ai presidenti della Lega e dell’Aia, poi venne aggredito alle 23:20 mentre andava alla stazione. Sei o sette persone scese da un’Aprilia color verde, gli ruppero la protesi dentaria procurandogli contusioni varie. Dieci giorni di prognosi. La mattina dopo, corteo di protesta. Tra gli striscioni: “20.000 operai legnanesi si stringono intorno alla gloriosa società lilla”.

Bollente un Palermo-Napoli 2-3 (poi 0-2) del 1969: gesto dell’ombrello di Altafini che fa infuriare il pubblico siciliano, ma quando Micelli firma la rete del vantaggio definitivo, apriti cielo: 16 invasori trasferiti all’Ucciardone, 18 feriti, caroselli di jeep della polizia in campo e fuori, e proprio dal cielo arrivò un elicottero (di quelli usati per reprimere i furti di bestiame) per prelevare l’arbitro Sbardella al centro del campo. Ferlaino, presidente del Napoli da appena due mesi, si rifugiò in un cellulare dei carabinieri, protetto da un giubbotto antiproiettile, mentre la squadra, divisa in due gruppi, veniva condotta al porto di Palermo: mezza comitiva si imbarcò sul Canguro Azzurro, l’altra metà sul Postale della Tirrenia.

Tre anni dopo in Roma-Inter l’arbitro Michelotti si salvò da solo, riuscendo a dare una forte spinta al primo invasore che cercava di colpirlo perché aveva fischiato un rigore agli ospiti all’87’ sulla riga dell’area. Dopo il gol di Boninsegna in campo finì persino un trombone.

La famosa monetina di Alemao a Bergamo ricorre l’8 aprile, era il 1990. Il Milan ancora strepita, ma pur togliendo un punto al Napoli, avrebbe perso lo stesso lo scudetto. Gli azzurri hanno vinto 5 volte fuori dal campo, ma perso ben 10, record negativo. In totale, il Napoli è la squadra più coinvolta sul discorso delle gare a tavolino, 15 su 53, il 30% del totale.

Dopo quella gara, di sconfitte a tavolino per incidenti ne sono state comminate altre tre: nel 2002 per un Como-Udinese (sospesa all’81’ sullo 0-1, tentata invasione di campo al terzo rigore dato ai friulani), nel 2003 per un Torino-Milan (guerriglia al Delle Alpi, convalidato lo 0-3 del 64’) e nel 2006 per un Messina-Empoli (pomodori e fumogeni, da 1-2 a 0-3).

CONTRO
Napoli 10
Bari, Milan 5
Juve, Venezia 3
Atalanta, Fiorentina, Genoa, Legnano, Messina, Palermo, Roma 2
Bologna, Brescia, Catania, Como, Cremonese, Foggia, Inter, Livorno, Pescara, Pisa, Samp, Torino, Udinese 1

A FAVORE
Milan 8
Lazio, Napoli 5
Bologna, Genoa, Inter 4
Roma 3
Juve,Torino 2
Alessandria, Brescia,  Cagliari, Catania, Cesena,  Como, Empoli,  Fiorentina, Modena, Pro Patria, Samp,  Torino, Triestina, Udinese, Venezia, Verona

 (Fonte: Guerin Sportivo)