Ha fatto scalpore la protesta degli ultras della Juventus di disertare il settore ospiti di San Siro domenica sera nell’atteso big match contro il Milan. Un caso che però non è destinato a rimanere isolato, stando alle dichiarazioni di Leonardo Rossi, esperto di ticketing e di politiche per avvicinare la gente agli impianti, già responsabile vendite di Roma e Juve. «Non siamo ancora arrivati al limite – ha detto a “la Repubblica – perché in 6-7 mesi è stato infranto tre volte il record di incasso, il che significa che c’è ancora margine in un Paese come il nostro dove il costo della vita è relativamente più basso rispetto al resto d’Europa e dove non ci sono ancora abbastanza impianti di proprietà. Serve un ordine di prezzi dinamico. Facendo abbonamenti Champions o prelazioni per gli abbonati, gli aumenti ricadono sul tifoso “occasionale”, tutelando così quello più fedele. La gente si è riavvicinata soprattutto grazie ai miglioramenti di trasporto pubblico e infrastrutture (San Siro, Linea 5). Nel futuro vedo la possibilità per il club di rivendere l’abbonamento di un tifoso in caso di assenza in una determinata gara, cosa che fanno già Barcellona e Juventus. Il club ottiene dei vantaggi, ma allo stesso tempo potrebbe garantire al tifoso uno sconto sull’anno successivo, creando un circolo virtuoso”.
(Repubblica)