Oggi è tutto schematizzato, razionalizzato e incanalato. E quando viene spedita una dotazione di biglietti, quella è e quella rimane. In Italia sono ormai uno sbiadito ricordo i cartelli luminosi dell’A1 che invitavano i tifosi in viaggio senza biglietto a non avvicinarsi allo stadio.
Eppure c’è stato un momento, non molto tempo fa, in cui le tifoserie viaggiavano in massa, indipendentemente dalla capienza del settore ospiti. E gestirle poteva diventare difficile. In Inghilterra, nel mondo pre-Heysel, per anni è andata così. Qualche tifoso del Coventry ricorda di essere rimasto chiuso fuori lo stadio sia nella vicina Nottingham per un derby regionale, sia nella lontana Londra per una sfida contro il QPR. Ma all’epoca era normale.
“Una partita infrasettimanale contro il Forest, ma la gente che cercava di entrare al City Ground era talmente tanta che i cancelli si chiusero mentre eravamo ancora in fila. Poi un poliziotto a cavallo ci suggerì di aspettare perché i cancelli avrebbero potuto schiudersi di nuovo. E in effetti dopo 10 minuti, con nostra grande soddisfazione, così fu. Purtroppo però nemmeno con la seconda ondata di pubblico riuscimmo ad entrare allo stadio quel giorno in cui gli spettatori furono circa 45.000. La cosa che mi fece arrabbiare fu che la settimana successiva, il Forest giocò di nuovo in casa, ma contro il Tottenham al City Ground erano presenti circa 48.000 tifosi!”
Un episodio simile accadde anche a Loftus Road nel 1974 per il quinto turno di FA Cup. I tifosi del Coventry arrivati a 20′ dal calcio d’inizio rimasero fuori per la partita contro il QPR (28.010 l’afflusso quel giorno). Al turno successivo però ben 34.000 riuscirono ad entrare per la sfida contro il Leicester. Ad oggi rimane un “mistero”, anche se molto evidentemente dipendeva dalla “luna” degli agenti in servizio.
Ma anche in casa al vecchio Highfield Road le cose non andavano sempre bene, visto che in molti ricordano di non essere potuti entrare contro il Sunderland (1963) e contro i Wolves (1967). Anche qui, la maggior parte dei tifosi pagava ancora al botteghino. Contro il Sunderland si registrarono 40.487 spettatori anche se molti altri riuscirono comunque ad entrare sfruttando il guasto a due cancelli. Contro i Wolves il pubblico fu da record (51.452), tanto che centinaia di ragazzi vennero sistemati a bordocampo. Nel 1936 invece almeno 5.000 tifosi del Coventry rimasero fuori per la decisiva sfida-promozione contro il Luton (42.309).
(FANS)