«Non avremmo mai pensato un giorno di rimpiangerti, mai e poi mai!!! Anni vissuti all’Atalanta con intensità, passione e tante scorribande! Quando ti presentavi davanti a noi, o sbucavi da qualche via dicevamo “è arrivato…”!!! Con il tuo fisico possente e la tua determinazione nell’agire sei stato il nostro incubo più brutto della domenica, quando spesso ci chiedevamo “Ma di domenica Mazinga non va via una volta con la famiglia???». L’omaggio forse più curioso ad Elio «Mazinga» Carminati, imponente poliziotto per anni in servizio allo stadio e fresco di pensione arriva proprio dall’opposta fazione quella della curva Nord bergamasca in un articolo sul giornalino di «Sostieni la curva».
«Eri imponente in servizio, quasi sempre senza casco e i sassi non ti schiodavano di un niente. Noi, delusi nel non vederti scappare, arenavamo le intenzioni. Sappiamo di essere stati scorretti con te, ma ora che sei in pensione e che hai dedicato pagine su di noi nel tuo libro appena uscito, vogliamo attraverso “Sostieni la Curva” ringraziarti per la grande umanità dimostrata nei confronti di molti di noi. Non ricordiamo quante (perché troppe) volte arrivavi in carica davanti al Bar Stadio e tiravi giù la saracinesca con violenza e ci stanavi dentro a tutti!!! Erano anni sicuramente diversi, ma quello che noi ricordiamo molto bene è che riuscivi il più delle volte con buon senso ed intelligenza a sbrogliare situazioni critiche, e qui siamo convinti che i tuoi modi sarebbero sicuramente serviti negli ultimi 15 anni, quando tutto è andato a peggiorare senza la tua presenza così assidua sul campo, come era negli anni ‘80/’90. Una volta ci dicesti che un poliziotto prima di mettere i ferri ai polsi ad un ragazzo ed arrestarlo (rovinandogli gli studi, il lavoro e in certi casi la vita) ci deve pensare quattro, cinque, sei volte…».
«Ricordiamo i tuoi modi durante le perquisizioni in casa, o nel venirci a prendere sul lavoro, sempre con garbo, facendoti passare per un parente. Buona pensione vecchio Mazinga!!! I tuoi calci nel sedere solo al pensiero li sentiamo ancora come fosse ieri… Ma sono stati calci che ci hanno fatto crescere molto… In dignità, in valori che ancora oggi portiamo dentro senza alcuna distinzione …e distintivo».
(Eco di Bergamo/Sostieni la Curva)