A convincerlo che non valesse la pena di continuare, senza neppure aver davvero iniziato, sono state le minacce di morte. Non tanto quelle che circolavano da venerdì sui social, ma i messaggi più espliciti arrivati sul suo telefonino. E non solo da parte dei teorici nuovi, ma subito ex tifosi, cioè quelli del Saint Etienne, ma pure da quelli che un tempo lo apprezzavano a Lione, dove Anthony Mounier ha esordito da professionista. Abbastanza quindi per spingere anche i dirigenti del Saint Etienne a chiederne la scorta e poi a rinunciare al prestito semestrale dal Bologna, formalizzato venerdì. Così il francese, quattro giorni dopo la presentazione ufficiale, è tornato in Italia. E oggi, dopo le visite mediche di rito, firmerà per un prestito secco e gratuito fino a giugno con l’Atalanta. Unica via di fuga possibile.
ERRORE Mounier sabato era stato convocato dal tecnico Galtier per la trasferta di Tolosa, fomentando però l’ondata di odio che si era già manifestata giovedì con due striscioni eloquenti affissi davanti al centro di allenamento e allo stadio: «Mounier, non condivideremo mai gli stessi colori». Un avvertimento legato non solo al passato da giocatore del Lione, città rivale a una trentina di chilometri, dove il francese ha disputato una ventina di partite tra il 2007 e il 2009, ma soprattutto a un gol, non suo, festeggiato a Saint Etienne con qualche insulto fuori luogo, da giocatore del Nizza. Episodio riemerso in rete e mai dimenticato dagli ultrà locali. Mounier, venerdì, lo aveva definito «un errore di gioventù» chiedendo di incontrare i tifosi «per chiarire». Non è bastato per calmarli: a Tolosa gli hanno scandito contro cori offensivi. E Galtier ha preferito non portarlo neppure in panchina, perché «il contesto extra-sportivo non era propizio». E anche perché certi colleghi lo avrebbero accolto freddamente in spogliatoio.
EPILOGO Così Mounier non è rientrato con la squadra, per evitare d’incrociare in aeroporto ultrà ostili, temendo pure per i familiari, alcuni dei quali, tra l’altro, tifosi del Saint Etienne. Ieri, il francese è atterrato a Malpensa, atteso dall’agente Marko Naletilic. Direzione Bergamo dove farà da vice Gomez. L’Atalanta ha colto l’occasione dopo aver rinunciato a Emiliano Rigoni, esterno dell’Independiente, troppo costoso, facendo sfumare un tentativo di inserimento del Crotone. Comunque un epilogo felice per un episodio che ha suscitato l’indignazione dei media francesi e del sindacato giocatori.
(Gazzetta)