Che bello è ritornare in trasferta…: eh già… domenica anche noi saremo là sugli spalti, in trasferta con la Leonessa, in viaggio senza tessera.
Quanto tempo…
Alla fine però venne il giorno…
Per chi avesse perso il conto, il nostro purgatorio è durato più di sette anni.
Sette anni lunghi e difficili, costellati di rivendicazioni, populismo, promesse infrante, proteste, discussioni, perplessità, biasimi, voltafaccia, rinunce, addii.
Sette anni, e chissà quanti ne passeranno ancora prima che si ritorni alla normalità; prima che ogni gruppo Ultras -senza distinzione- possa decidere se e come andare in trasferta; prima che si ritrovino i numeri e le forze necessarie per affrontare tutte le trasferte, non solo quelle più facili e vicine; prima che il calcio ritorni a essere quello che è stato per tanti anni.
Solo allora potremo gridare: vittoria!
Mai un passo indietro…: naturalmente per la trasferta di domenica dovrebbe essere tutto abbastanza semplice (solo il percorso che ha portato all’apertura di questa trasferta è stato piuttosto travagliato).
Giorno ideale, non troppo impegnativa dal punto di vista economico (a parte il biglietto che ci sembra aver mantenuto gli standard da serie superiore), e grande partecipazione, tanto che i posti disponibili sono andati via come il pane (per questo motivo stiamo cercando altre soluzioni).
Nonostante ciò, dopo tanto tempo, ci sembra di affrontare la Madre di tutte le trasferte.
Una trasferta questa, che una volta terminata passerà alla storia, almeno per quanto ci riguarda.
Perciò siamo belli carichi, inutile dirlo; soprattutto i più giovani, quelli che si sono avvicinati al nostro gruppo nell’era della “Tessera del Tifoso”; un tempo questo che ormai volge al termine, ma che ha impedito a molti validi ragazzi di vivere la trasferta, momento topico e formativo per ogni tifoso di calcio (a proposito: chi ci ripagherà di questo enorme sbaglio, e del danno sociale che ne è scaturito?).
A loro, a chi cioè affronta la prima trasferta da Ultras, va tutta la nostra stima, non solo per la scelta difficile e coraggiosa di non tesserarsi, ma anche per la loro fede incondizionata nei nostri valori, nei nostri principi, nelle nostre ragioni.
Visto i tempi, sappiamo benissimo che la prima trasferta potrebbe anche essere l’ultima, ma ci riesce comunque difficile trattenere le emozioni, la gioia, l’incredulità, la consapevolezza, e perché no, anche la rabbia di chi a Parma non potrà andare perché vittima della repressione.
Tutti sentimenti che oggi più che mai vogliamo esternare.
Per questo, nel futuro prossimo ci impegneremo a far sì che ogni trasferta libera possa diventare un appuntamento imprescindibile, proprio come in passato.
Non sappiamo se ci riusciremo, purtroppo il treno l’abbiamo perso (coscientemente) tanti anni fa, e risalirci oggi diventa quantomeno impervio.
In ogni caso ci proveremo.
Indietro non si torna…
“Parma vs Brescia 1911”: nulla è casuale, e c’è voluto un certo… impegno per giungere a questo traguardo (un esempio per tutti: mentre scriviamo, i ragazzi del gruppo stanno litigando con le ricevitorie di tutta la provincia per vedersi stampato questo sacrosanto biglietto); alla fine però ci siamo riusciti, e a Parma ci saremo senza dover rischiare denunce e diffide gratuite (remember Sarzana?).
Oltretutto ci siamo riusciti senza chiedere aiuto a nessuno, piuttosto facendo valere i nostri diritti e le nostre ragioni nelle giuste sedi.
Non sappiamo se ci saranno altre occasioni dopo questa per ritornare in trasferta, e non sappiamo nemmeno se il nostro gruppo sarà ancora in grado di coglierle nel momento in cui ci fossero davvero (per i motivi di cui sopra); ma una cosa è certa: domenica a Parma non ci saranno tifosi tesserati e tifosi non tesserati.
Domenica a Parma ci saranno solo tifosi e Ultras biancoblù!
Avanti Brescia! Avanti Ultras! Avanti e basta!
P.S. Ringraziamo: chi si è sbattuto nonostante l’età e gli impegni; il Brescia Calcio, che evidentemente ha fatto la sua parte e non se n’è fregato; il Parma Calcio, per lo stesso motivo; i ragazzi di Parma per il loro interessamento; e soprattutto tutti quei ragazzi che ci hanno aspettato in questi anni.
P.P.S. Per chi volesse aggregarsi alla nostra “armata biancoblù”, ci contatti in privato.
Trasferte libere… finalmente!: quella di Parma potrebbe essere solo l’inizio (nel panorama Ultras non è nemmeno la prima trasferta libera).
Di certo è il coronamento di tanti sacrifici e il risultato finale di tante battaglie (pubbliche e “private”) fatte negli ultimi anni.
Un risultato figlio del cambiamento (non certo casuale) annunciato qualche settimana fa proprio da una parte di quel mondo Ultras che non ha mai smesso di credere in questa possibilità, e di lottare per i propri diritti.
Ci auguriamo che da oggi in poi il mondo Ultras sia più coeso, deciso e intraprendente rispetto alle tante battaglie che ancora si devono affrontare, una su tutte quella per l’abrogazione dell’art.9.
Ultras Brescia 1911 Ex-Curva Nord