Protesta dei tifosi emiliani giunti in trasferta per Torino-Parma allo stadio Grande Torino. Il gruppo “Boys” della tifoseria organizzata ha scelto di non entrare allo stadio per i veti posti dalla sicurezza. “Il megafono non può entrare. Il tamburo non può entrare. Lo striscione non può entrare e neppure le bandiere. E allora, per protesta, restano fuori anche gli ultras del Parma”. Questo il post pubblicato sui social dai tifosi emiliani, in aperta polemica con la policy adottata dagli addetti alla sicurezza. Nel settore ospiti al “Grande Torino” sono entrate poche centinaia di tifosi del Parma.
Quello successo oggi a Torino è surreale, privo di ogni logica, senza buonsenso.
Scesi dal pullman ci dirigiamo verso l’ingresso, con megafoni, tamburo e striscione sulle spalle. Non ci fanno entrare niente nemmeno lo striscione al Coordinamento. Nessun accenno di dialogo, completamente a senso unico riceviamo un categorico NO.
E per noi entrare senza striscione NON ESISTE, È LA NOSTRA ESSENZA, LA RAGIONE DI VITA DI OGNI GRUPPO ULTRAS.
Di fronte integerrimi tutori dell’ordine che con il sistema dalla loro, ci fanno pagare gli striscioni su Superga entrati al loro derby, con la connivenza della Juventus. Oggi fanno il loro dovere vietando qualsiasi tipo di libertà.
Con un’arroganza ingiustificata. La stessa che vieta il volto di Federico Aldrovandi.
PER PARMA
PER LA MAGLIA
PER IL NOSTRO ESSERE ULTRAS.