Tanti uniti in unico grande dolore. La chiesa del Porto, questo pomeriggio, ha salutato Massimiliano Capanna in un florilegio di bandiere, sciarpe, striscioni e stendardi alzati al cielo a testimonianza delle innumerevoli amicizie strette dal 48enne pesarese nel suo peregrinare per gli stadi d’Italia.
Vessilli che hanno completamente avvolto il feretro di quel “figlio del porto” strappato alla vita durante la sua altra grande passione. Quella bicicletta in sella alla quale domenica scorsa, nel giorno del suo compleanno, è incappato in un incidente senza scampo.
Una dramma che ha lasciato nel dolore inconsolabile la moglie Simona e lefiglie di 14 e 7 anni.
Un dolore al quale si sono stretti i tantissimi amici che ieri hanno salutato “Kapo”. Quelli del Circolo del Porto di via Cecchi si sono caricati la bara in spalla, preceduti dall’amico fraterno Alberto Rossi.
Uno scrosciante applauso ha accompagnato l’uscita dalla chiesa al suono del coro “Salutiamo Massi Capanna” in mezzo ai vessilli del Porto, e anche di ultras rivali come quelli del Rimini o del Fano, che già la sera prima avevano esposto allo stadio Mancini uno striscione in onore di “Kapo”, e da tifoserie giunte fin dalla lontana Udine per un ultimo saluto.
(Resto del Carlino)