Ben 13 club della Premier League hanno espresso interesse e impegno attivo per poter sperimentare l’introduzione di tribune in piedi negli stadi inglesi.
E’ quanto emerso da una recente riunione dei presidenti della Lega. CF – calcioefinanza.it aveva dedicato al tema un approfondimento “Tribune in piedi, tifo più caldo” raccontando i migliori casi europei di applicazione del modello.
Tra questi anche lo stadio del Celtic, in Scozia, dove curiosamente non vale il Taylor act, ovvero la legge sulla sicurezza dei primi anni ’90 (in seguito alla strage di Hillsbrough) che cambiò radicalmente gli stadi d’Oltremanica.
Lo stadio del Celtic (che prevede uno spicchio con 2.900 posti in piedi) è stato recentemente visitato, tra gli altri, dai dirigenti del Manchester City. In questi giorni è in programma anche una visita del direttore operativo del West Bromwich Albion, Mark Miles.
La presa di posizione dei 13 club rappresenta un cambio di rotta.
Una scelta che dovrebbe far discutere anche in Italia dove l’abitudine a seguire in piedi le partite, soprattutto nelle curve, è assai diffusa. In vista dei nuovi impianti sarà molto importante ragionare su quelli che presto potrebbero diventare nuovi standard, diversi rispetto a quelli visti fin qui.
Anche il presidente del West Ham United David Gold, i cui tifosi hanno creato non pochi problemi dopo il passaggio allo stadio Olimpico, proprio su questo tema, è tra i favorevoli.
Tra gli altri sono favorevoli l’Arsenal, il Manchester United (che ha indicato proprio il Celtico come modello virtuoso), Chelsea e Tottenham (che prevedono questa possibilità nei loro nuovi stadi).
Da tempo è nota anche l’opinione favorevole di club minori tra cui Crystal Palace, Sunderland, Hull City, Swansea e Burnley. E pure del Watford, la cui proprietà è italiana e fa capo alla famiglia Pozzo, proprietaria pure dell’Udinese.
L’unico club che è formalmente opposta a quella in piedi sicuro è il Liverpool, per il quale la questione è estremamente delicata a causa della morte di 96 dei suoi sostenitori nel 1989 Hillsborough disastro.
Ma al momento questa è la posizione della società, mentre l’opinione pubblica (compreso il gruppo dei familiari delle vittime) sembra essere più aperta.
L’opinione, confermata dalle recenti inchieste, che la strage sia dipesa dalla cattiva gestione dell’ordine pubblico più che dalla presenza di posti in piedi anzichè a sedere, è ormai diffusa.
Una apertura ufficiale in questo senso potrebbe diventare il vero lasciapassare per una modifica delle leggi sulla sicurezza negli stadi inglesi.