Stralci dell’intervista rilasciata dal DS Sean Sogliano a “La Gazzetta dello Sport”.
“Belardinelli non voleva che il Varese giocasse col Lumezzane a seguito della morte di Gabriele Sandri, in quella circostanza presi un rischio perché avremmo perso a tavolino. Per fortuna l’ambiente non si rovinò (Belardinelli si prese un Daspo di 5 anni per averlo affrontato, ndr). Tutto tornò tranquillo nel rapporto con i tifosi, anche con lui. Era un ragazzo fatto a modo suo”.
“Per me è indispensabile dialogare con i tifosi. Solo così puoi capirli. Solo guardando in faccia le persone, puoi instaurare rapporti corretti. Per gli ultras il rispetto viene prima di tutto. Il segreto è proprio quello di ottenere la loro fiducia senza piegarsi mai. In piazze importanti come Verona e Bari, ho conosciuto i leader delle curve e non a caso è andata bene. Il patrimonio di passione dei fan più accesi va valorizzato, non perseguito: a tutti i livelli. Se ci allontaniamo troppo dagli ultrà, rischiamo di non capirne più le ragioni”.
