Striscione della Curva Nord contro il giornalista Mentana: storia di un feeling mai sbocciato
4 marzo 2020“Servo del sistema”, così è stato definito il giornalista Enrico Mentana, duramente attaccato dagli ultras interisti della Curva Nord 1969. Un messaggio forte, quello veicolato dalla parte calda del tifo nerazzurro, che ieri ha esposto sotto la redazione della tv La7 uno striscione contro il giornalista milanese.
Il feeling tra ultras interisti e Mentana, in realtà, non è mai sbocciato e stavolta si è arrivati addirittura allo “scontro” verbale, con lo striscione della Nord sotto la sede di La7. La goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo, è stata la vicenda del rinvio di Juventus-Inter, a causa dell’emergenza Covid-19, che sta mettendo in ginocchio il Paese. La partita valevole per la 26esima giornata della serie A, era inizialmente calendarizzata per domenica 1 marzo ma prima l’ipotesi porte chiuse e poi la proposta di posticipare di ventiquattro ore il match (entrambe scartate) hanno fatto sì che il Derby d’Italia slittasse addirittura al mese di maggio. Da qui, una serie di velenose polemiche e botta e risposta tra i vertici della società interista e la Lega di serie A.
I FATTI – Il club meneghino sosteneva di uscire danneggiato da questa situazione e per bocca del direttore Beppe Marotta ha parlato di “campionato falsato”. Tempestiva, però, è stata la replica del presidente della Lega di serie A, Paolo Dal Pino, che ha risposto al dirigente interista, accusandolo di essersi “rifiutato di giocare il lunedì, a sole ventiquattro ore dalla data ufficiale” e invitandolo ad assumersi le proprie responsabilità, senza parlare di torneo falsato e lotta Scudetto condizionata. In questo clima di botta e risposta si è inserito pure il presidente dell’Inter, Steven Zhang, che tramite social network ha definito Dal Pino “il più grande pagliaccio mai visto”. Gli ultras dell’Inter, che nei giorni caldi di questa vicenda avevano preso posizione con striscioni sotto la sede della Lega (“Calciopoli…ci risiamo?“), si sono apertamente schierati con la propria società, dedicando pure uno striscione al presidente (“Proud of you, Steven Zhang“, tradotto: “fieri di te, Steven Zhang”). All’indomani delle parole al veleno di Zhang, contro i vertici del campionato ed indirettamente anche contro la Juventus, è intervenuto Enrico Mentana, che pur non avendo mai nascosto la sua fede interista, si è clamorosamente dissociato dalle parole di Zhang. “Un presidente di società di serie A non può dare del pagliaccio al presidente della Lega Calcio. È vergognoso. Danneggia il suo club, delegittima il sistema, fa pensare a sostenitori e avversari che alla guida dell’Inter ci sia non una figura di polso ma un ragazzino miliardario che non va lasciato solo nemmeno sui social“, questo il contenuto del messaggio pubblicato dal direttore di La7 sul proprio profilo ufficiale di Facebook. Una posizione che ha di fatto “scatenato” la reazione degli ultrà interisti, che hanno risposto per le rime esponendo lo striscione di cui sopra.
QUESTIONE DI FEELING… – Le parole di Zhang hanno dunque diviso, su posizioni ben distanti, la Curva Nord interista e il cuore nerazzurro Mentana. Ma non è la prima volta che ciò accade. Stavolta sono stati i ragazzi del direttivo CN69 ad “attaccare” Mentana ma negli ultimi anni, a più riprese, è stato il giornalista milanese a “bacchettare” gli ultras. Mentana, infatti, non ha mai risparmiato attacchi al cuore pulsante del tifo nerazzurro, ad esempio schierandosi al fianco di Mauro Icardi nella diatriba tra l’attaccante argentino e gli ultrà interisti. Quando la Curva Nord ha attaccato il proprio numero 9, reo di non comportarsi da vero professionista, Mentana ha stigmatizzato l’atteggiamento della Nord, auspicando una “liberazione dagli stadi di tutti i gruppi ultras”. E non fu l’unica volta in cui il giornalista contestò la Curva, perchè anche quando fu annunciato Antonio Conte come allenatore dell’Inter e la Nord scrisse un comunicato sul passato del trainer salentino alla Juventus, Mentana non risparmiò attacchi agli ultras. In quell’occasione, il “re delle maratone politiche” in tv, definì la nota della Curva Nord nerazzura “farneticante e scritta da chi si è macchiato di reati sportivi e penali a ogni stagione, orchestrando anche un agguato contro i tifosi avversari prima di Inter-Napoli”.
Lo striscione affisso ieri sera, dunque, non ha fatto altro che confermare la “rottura” tra le due parti.