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Superclasico: barras bravas rispedite in Argentina, ma…

Superclasico: barras bravas rispedite in Argentina, ma…

7 dicembre 2018
L’ultimo atto della finale di Copa Libertadores tra River Plate e Boca Juniors è finalmente alle porte. Dopo i disordini, con l’assalto al pullman degli xeneizes, del 24 novembre scorso a poche ore dalla partita di ritorno al Munemental, domenica (ore 20.30) le due squadre argentine si contenderanno il trofeo al Santiago Bernabeu di Madrid. Si riparte dal 2-2 della Bombonera nella gara d’andata.
L’ARRIVO A MADRID — River Plate e Boca Juniors sono giunte a Madrid a poche ore di distanza tra loro. I millonarios sono atterrati nella capitale spagnola nella notte tra mercoledì e giovedi e si alleneranno a Valdebebas, struttura del Real Madrid. Gli xeneizes, invece, sono atterrati in Spagna nel tardo pomeriggio di mercoledì e si prepareranno al match nel centro sportivo della Federazione spagnola a Las Rozas.
CITTÀ BLINDATA — In questi giorni Madrid sarà blindata dalle forze dell’ordine per evitare qualsiasi tipo di disordine e per non replicare quanto accaduto due settimane fa in Argentina. A poche ore dalla partenza del Boca per la Spagna, la Bombonera è stata evacuata per un allarme bomba poi rivelatosi falso dopo l’intervento della polizia.
ALLARME BARRABRAVAS — Le autorità spagnole intanto hanno rispedito a casa Maxi Mazzarro, uno dei leader ultras del Boca, sbarcato ieri sera a Madrid e bloccato all’aeroporto di Barajas. Stessa sorte per un altro ultrà del Boca, Jonhatan Devoto. “La polizia respingerà chiunque abbia precedenti penali. Vogliamo evitare qualsiasi rischio di incidenti, l’ordine pubblico è una priorità. Pertanto – ha spiegato Guillermo Madero, responsabile del sistema di sicurezza per gli eventi sportivi – l’ordine è vietare l’ingresso in Spagna a chi abbia scontato pene per crimini violenti”. Nelle prossime ore sono previsti gli arrivi in Spagna di Rafa Di Zeo e Mauro Martin, gli altri due leader della “12”, che hanno ottenuto il visto per viaggiare nonostante il divieto di entrare al Bernabeu. Nel frattempo sale il livello di allerta a Madrid per il gemellaggio tra gli ultras del River e quelli del Rayo Vallecano (Los Bukaneros) (squadra che prese ispirazione proprio dai Millonarios per la maglia, ndr). E a Buenos Aires annunciano nuovi arresti imminenti per gli incidenti dello scorso 24 novembre.
TEVEZ AL VETRIOLO — Ad alimentare un clima sempre più parossistico, arrivano anche le dichiarazioni incendiarie di Carlitos Tevez. Duro il suo attacco contro i vertici della Conmebol, definiti “tre folli dietro a una scrivania”. L’Apache ha ribadito l’importanza di focalizzarsi sulla partita, “ma è difficile accettare una scelta simile, ritrovandosi a giocare in un altro continente e in un campo che pochi conoscono. La verità – ha tuonato Carlitos al termine del primo allenamento in Spagna – è che ci hanno privato della gioia di poter trionfare al Monumental, chi dirige la Conmebol non capisce nulla”.