Tensione fuori al “Benelli”: triestini portati in Questura, gli Ultras Ravenna scioperano
24 febbraio 2020Una domenica pomeriggio alquanto movimentata quella vissuta all’esterno dello stadio “Benelli” di Ravenna, tra ultras giallorossi ed ultras della Triestina. Ad un’ora circa dal fischio d’inizio del match del girone B di serie C, infatti, fuori dall’impianto sportivo romagnolo sono venute a contatto le due fazioni.
Secondo alcune ricostruzioni, il gruppo di ultrà alabardati avrebbe raggiunto il piazzale esterno della Curva Mero, dov’è il bar abitualmente frequentato dal cuore pulsante del tifo organizzato ravennate. Alla vista dei “rivali” biancorossi fuori alla propria Curva, i giallorossi avrebbero subito “risposto”, difendendo il proprio territorio e fronteggiandosi con i triestini. Solo l’intervento delle Forze dell’Ordine, avrebbe riportato la calma tra le due tifoserie. Tuttavia, dopo aver sedato la baruffa, gli agenti avrebbero condotto gli ultras della Triestina in Questura, per sottoporli al riconoscimento. Agli stessi, è stato inoltre impedito di accedere al settore ospiti dello stadio.
Durante i 90 minuti, infatti, i triestini non hanno preso parte al match e nelle prossime ore saranno con ogni probabilità colpiti da provvedimenti daspo. La partita, che ha visto trionfare sul rettangolo verde gli ospiti, non ha visto neanche la partecipazione della torcida di casa, che ha riposto i propri drappi ed ha scelto di non tifare. Le motivazioni dei gruppi ultrà della Curva Mero, sono state rese note ventiquattro ore dopo la sfida, in una nota ufficiale pubblicata dal gruppo portante del tifo giallorosso, gli Ultras Ravenna 1994. Di seguito, la nota dei ravennati:
“Se qualcuno si stesse chiedendo il motivo per cui abbiamo deciso, con tutti i gruppi della curva, di togliere gli striscioni e sospendere il tifo, è questo.
Perché non vi erano i presupposti per continuare vista l’assenza dei nostri rivali, fermati e condotti in questura.
AVANTI ULTRAS“