Gli ultras alabardati lanciano un appello pubblico alla politica cittadina, dopo le voci di un nuovo cambio di proprietà. «La politica triestina si dia una svegliata, più controlli e garanzie. Stando alle notizie e ad alcune dichiarazioni di questi giorni, sembrerebbero imminenti novità societarie in seno alla Unione Triestina 2012».
Come riporta Triesteprima, la nota continua: «Premettendo che , le parole lasciano il tempo che trovano, noi a queste voci reagiamo con necessaria quanto dovuta diffidenza visto che i soggetti protagonisti in questa triste vicenda non hanno credibilità alcuna. In queste ultime ore, con sorpresa, abbiamo notato anche una maggiore “sensibilità” da parte di alcuni organi di stampa, sulle sorti della realtà calcistica cittadina anche se, non capiamo quanto reale sia. Mancano cinque/sei mesi alle prossime elezioni comunali e forse più di qualcuno si sta accorgendo che così non si può e non si deve andare avanti. A marzo scorso siamo stati costretti ad assumere una posizione netta contro questa società in quanto avevamo già capito tutto, com’è noto tra l’altro, la Curva Furlan ed il CCTC si assunsero anche la responsabilità di non cedere lo storico marchio all’attuale proprietà in quanto essi non garantivano più alcuna speranza di crescita alla Triestina come l’abbiamo sempre intesa noi. Oggi – spiega – dopo pochi mesi constatiamo che avevamo ragione, la nostra linea di ferma opposizione alla gestione Pontrelli era una scelta non solo inevitabile ma dovuta per chi come noi, tiene veramente alle sorti del club. Premesso tutto ciò, l’intento di questo comunicato non è quello di sottolineare le vincenti prese di posizione di taluni o di talaltri ma l’obiettivo è invece quello di dichiarare fermamente a tutti i tifosi e a tutta la cittadinanza che noi non ci fermeremo qui, non modificheremo la nostra posizione di ferma protesta fino a quando non si presenteranno persone perbene che puntano seriamente (e non con i soliti slogan per babbei…) a riqualificare il calcio a Trieste».